domenica 16 dicembre 2012

L'Alfabeto turco: pronuncia di vocali e consonanti

L'Alfabeto turco deriva dal processo di modernizzazione messo in atto dal fondatore della Repubblica Mustafa Kemal, detto Ataturk. Fu lui a ufficializzare nel 1928 la nuova forma scritta della lingua turca in caratteri latini, proibendo nelle scuole l'utilizzo delle lettere arabe. L'alfabeto latino è stato adattato ai suoni della lingua turca, non presenti in parte nelle lingue neolatine. Così come in italiano, ogni suono presenta una sola pronuncia, che non cambia di parola in parola. In via generale pronunciare il turco è un gioco da ragazzi,  se ci si allena q.b. su poche lettere un po' ostiche, come la ü e la ı (una i senza il puntino). Unica eccezione, le vocali affiancate alla Y formano dittonghi e vengono pronunciate in maniera un po' diversa, ma facilmente intuibile. Le vocali precedute da una ğ, invece, subiscono un lieve allungamento del suono.
Per quanto riguarda l'accento, non ci sono regole precise e non gli viene data quell'enfasi nello studio della grammatica che invece troviamo nello studio dell'italiano. L'accento, comunque, cade generalmente nella prima sillaba della parola.
Passiamo alle lettere dell'alfabeto turco, con relativa pronuncia qualora sia diversa da quella dell'alfabeto italiano.

Per ascoltare la pronuncia vi consiglio di sfruttare i file audio gratuiti offerti dal Google Translate. Basta impostare il form di traduzione sulla lingua turca e inserire nel box a sinistra la lettera d'interesse. In basso appare il simbolo del megafono, che attiva l'audio della parola desiderata.

Per tutto il resto, si rimanda al corso di turco con esercizi.  

Alfabeto turco - Türk alfabesi

A a = A
B b = B
C c = Si pronuncia come la "g" affricata postalveolare sonora italiana, ovvero la "g" dolce di gelato.
Ç ç = La lettera "ç" viene pronunciata come la c di cielo, cesto, ciaspola.
D d = D
E e = E
F f = F
G g = Si pronuncia sempre come la "g" occlusiva velare sonora di gatto, paguro, tegola.
Ğ ğ = Questa g col cappello non si pronuncia. Produce solo un effetto sulle vocali adiacenti, allungandole.
H h = H
I ı = Per pronunciare questa lettere potreste unire i denti, fare un mezzo sorriso e produrre un suono indefinito. Esattamente, è proprio questa. Chi conosce l'inglese potrebbe associare la ı turca con la "e" di "number".
İ i = Occorre prestare attenzione al puntino. La i col puntino è identica alla nostra.
J j = J
K k = Si legge come una "ch" italiana, esattamente come accade nell'inglese con strike.
L l = L
M m = M
N n = N
O o = O
Ö ö = È uguale al suono di "oe" in francese, una via di mezzo tra la "o" e la "e".
P p = P
R r = R
S s = Si pronuncia sempre come una "s" sorda, quella di "sosta".
Ş ş = Si pronuncia come il gruppo di consonanti "sc" di scimmia.
T t = T
U u = U
Ü ü = È come la ü tedesca e si ottiene pronunciando una "u" e chiudendo le labbra. Assomiglia alla "u" inglese di "fuse".
V v = V
Y y = Si usa per separare due vocali, che nella lingua turca
Z z = Si legge sempre come la "s" italiana di rosa (roza) e mai come la "z" italiana di "dazio". Quest'ultimo suono in turco non esiste.

Per studiare il turco vi consiglio il Corso di Lingua Turca di Rosita D'Amora edizioni Hoepli, che trovate recensito qui.

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