Istanbul ha una doppia anima. È antica e allo stesso tempo moderna. Ai grattacieli più alti d'Europa si affiancano palazzine di legno risalenti all'Impero Ottomano. Istanbul è il simbolo di una civiltà perduta, e una porta verso l'Oriente. L'arte e l'architettura sopravvissute ai secoli ne sono testimonianza.
Ma è anche il prodotto di un'industrializzazione selvaggia e repentina, di una corsa disperata alla modernità. Sebbene sia arrivata in ritardo rispetto al resto dell'Europa, Istanbul non ha nulla da invidiare alle capitali degli altri Paesi. E forse è questa smania di modernità, instillata nella cultura odierna probabilemente dal "Padre dei Turchi" Ataturk, a dare la spinta alle forze progressiste del paese.Comunque, il discorso è troppo lungo: fermiamoci allo skyline della città, dove spiccano i grattacieli più alti d'Europa. Esaminando la lista degli skyscrapers più elevati del Vecchio Continente, troviamo Istanbul tra le prime dieci posizioni, con il famoso Istanbul Sapphire, alto 261 metri per 54 piani.
[Visita al Sapphire (foto)]
Il Sapphire è superato dal Mercury City Tower di Mosca, lo Shard London Bridge di Londra, il City of Capitals, il Naberezhnaya Tower C e il Triumph Palace, questi ultimi tutt'e tre di Mosca. A Istanbul si possono contare complessivamente 40 grattacieli, intendendo per grattacielo un edificio di almeno 140 metri di altezza. Nella lista dei grattacieli tuttora in costruzione, invece, troviamo il Faco Tower, di 298 metri, il Emaar Boulevardi (280 metri), il Diamond of Istanbul (270 metri) e il Sinpas Bomonti (250 metri).
Invece, nella lista di città con il numero maggiore di grattacieli (al mondo), Istanbul detiene il 31° posto. Il podio è stato conquistato da Hong Konk, New York e Tokio.
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