Com'è la situazione degli italiani a Istanbul e in Turchia in questi giorni di scontri e manifestazioni? In centro - Beşiktaş, Taksim - è assediato a fasi alterne, con un pressoché continuo aleggiare di gas lacrimogeni; in altri quartieri la protesta si limita al "cacerolazo", ovvero una protesta soft, fatta solo di pentole e coperchi fatti sbattere dal balcone. La protesta è repressa duramente dalla polizia, che si concentra più che altro nella zona europea, tra Beşiktaş e Taksim.
Gli italiani di Istanbul sono al sicuro, a meno che non si inoltrino nel vivo degli scontri. Per chi abita nelle zone calde la situazione è un po' più complicata, se non altro perché per raggiungere altri punti della città si può essere costretti ad allungare il tragitto; inoltre, a seconda dell'abbondanza di gas liberato e del vento, i lacrimogeni possono entrare anche nelle case, infastidendo e irritando gli occhi e la gola.
Il Consolato italiano intanto cosa fa? Ha invitato, sul sito, a evitare le zone interessate dalle manifestazioni; ma in effetti ce ne potevamo accorgere anche da soli. Chi vuole restare aggiornato può ricevere notizie di prima mano attraverso i social network (stando attenti che si tratti, appunto, di notizie affidabili e non di bufale) oppure può guardare le dirette di Sky Tg24 o Rainews. Ai turisti consiglierei di attendere che le acque si calmino prima di progettare un viaggio a Istanbul.
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