Mentre la galea avanzava spedita, a poco a poco cominciarono a comparire, intervallate da bianche cupole rotonde e da alti cipressi, le guglie dorate delle moschee, fitte come alberi di una nave. Quest’alternanza di verde, bianco e oro si rifletteva, tremolante e mille volte moltiplicata, in acque azzurre e trasparenti, solcate da ogni genere di imbarcazioni: caicchi, feluche, galee di varie dimensioni.
Melchiorre mormorò: «So che molti chiamano Costantinopoli la Città della luce. Ora capisco il perché.»
Inizia così il romanzo d'esordio di Francesca Thellung di Courtelary, "Il Medico di Istanbul", ambientato nella Costantinopoli del XVI secolo. Il romanzo storico, pubblicato da Giunti, ci riporta indietro nel tempo, nella corte di Solimano il Magnifico. All'epoca, la Moschea di Suleymaniye era appena stata costruita, e l'impero ottomano era al suo massimo splendore.