Guida al mercato - Turchia, ICE - 2010 |
Dopo il 2009, tra contrazioni e riprese, la Turchia ha raggiunto l'ottimo 6,5% del 2011, in termini di crescita del PIL. Oggi il paese è la 6° economia d'Europa e l'unico ad avere registrato una crescita così elevata.
La percentuale di indebitamento estero sul PIL si è ridotta sensibilmente, mentre il governo si sta prodigando nella realizzazione di infrastrutture, incrementando la spesa pubblica e avvicinando concretamente la Turchia ai "quasi colleghi" dell'Unione Europea.
Grazie alla politica di apertura, il flusso degli IDE (Investimenti diretti esteri) ha raggiunto gli 83 milioni di dollari negli ultimi 7 anni, posizionando la Turchia al 15° posto nel mondo per investimenti diretti.
L'Italia è il quarto tra i paesi che investono nel suolo turco: dopotutto, la Turchia vanta una popolazione veramente giovane (al contrario della nostra), con un'età media di 29 anni.
D'altro canto, non mancano i problemi tipici dei paesi che crescono velocemente sotto la spinta della globalizzazione: inflazione, esportazioni inadeguate, stato sociale per certi aspetti primitivi, privatizzazioni selvagge, lavoro minorile, etc.
Ma c'è anche una nuova, piccola borghesia che spinge verso l'alto la domanda di prodotti e servizi, nonché un certo flusso di cervelli in fuga da altri paesi che decide in investire nel mercato turco con successo.
Abbiamo visto l'economia turca in breve. Ora vediamo da vicino le imprese straniere che entrano nel suo mercato.
Nessun commento:
Posta un commento