In Turchia 11 siti sono stati riconosciuti Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO per il loro valore storico e naturale. In tutto la lista compilata dall'UNESCO conta 936 nomi, tra siti archeologici, bellezze naturali, intere regioni e monumenti, dislocati in oltre 140 paesi nel mondo. L'Italia ne conta 47 ed è per questo il paese con più iscritti in assoluto alla lista dell'UNESCO. Per essere ritenuti degni di essere fregiati dell'ambito titolo, i candidati devono essere insostituibili e rispondere a un decalogo di criteri, dalla biodifersità al riconoscimento del genio umano nell'opera.
I siti si distinguono tra risorse naturali, bellezze culturali e siti nel contempo opera della natura e della mano dell'uomo. La Turchia ha una lista di altri 37 siti candidati a entrare nel club. Vediamo la lista delle località considerate patrimonio dell'umanità in Turchia:
Iscritto nel 1985
Tipo di sito: culturale
Il centro storico sfoggia un mix unico di culture, stratificate nei 2.500 anni di storia della città. Il centro storico di Istanbul comprende: Piazza Sultanahmet e la zona circostante, la Moschea di Solimano il magnifico, la Moschea di Zeyrek ricavata dall'antica Chiesa del Cristo Pantocratore e l'area circostante, e le vecchie mura di Istanbul. Tra i monumenti del centro di Istanbul, Ayasofya (ex Basilica di Santa Sofia), la Torre Genovese, Palazzo di Topkapi, ex quartier generale del potere ottomano e la Cisterna Basilica, in turco Yerebatan Sarnici.
Iscritto nel 1985
Tipo di sito: naturale e culturale
La Cappadocia è unica sia dal punto di vista naturale, grazie alle particolari conformazioni rocciose create dagli agenti atmosferici nei millenni, che dal punto di vista storico culturale. Vi troviamo interi paesi costruiti tra i camini delle fate, città sotterranee scavate fino a 80 metri sotto il livello del terreno e chiese protocristiane ricavate da grotte e anfratti. La Cappadocia comprende un'area di circa 40 Kmq.
Iscritto nel 1985
Tipo di sito: culturale
La Moschea grande e l'ospedale di Divriği sono stati costruiti dallo Scià Ahmed e da sua moglie Melike Turan nel 1299. La Moschea è considerata unica al mondo soprattutto per le mirabili decorazioni scolpite nella facciata di pietra dell'Ospedale e della Moschea. I fregi derivano da un mix di stili interpretati però in maniera unica dall'artigiano che li ha scolpiti.
Iscritto nel 1986
Tipo di sito: culturale
Le prime tracce della presenza umana nella città di Hattusa risalgono al VI millennio a.C., ovvero all'inizio del periodo calcolitico. La città vera e propria fu fondata nel 1600 a.C. ed eletta capitale dell'Impero Ittita. Gli scavi archeologici, che partirono all'inizio del '900, riportarono alla luce un insediamento unico al mondo. Hattusa è suddivisa in Città Bassa e Città Alta. In foto, la Porta del Leone, uno dei cinque ingressi situati nelle mura della città.
Iscritto nel 1987
Tipo di sito: culturale
Sul Monte Nemrut, alto 2.150 metri, è stato eretto il mausoleo del Re Antioco di Commagene, un piccolo regno ellenistico inglobato poi dall'Impero Romano. La tomba all'epoca doveva impressionare i visitatori per le sue statue, alte dieci metri. Oggi troviamo per lo più teste giganti adagiate sul terreno. Il parco archeologico si estende nei tre lati della collina, dove sulle terrazze ovest, est e nord sono state erette statue, lapidi con rilievi e iscrizioni, tra cui il testamento del Re e le istruzioni per commemorarlo nei secoli. Grazie alle statue giganti, che raffigurano gli Dei, scopriamo le fattezze del Re Antioco.
Iscritto nel 1988
Tipo di sito: naturale e culturale
La città di Hierapolis e il sito naturale di Pamukkale sono forse alcuni dei luoghi più straordinari del paese. Pamukkale è una fonte termale scolpita in terrazzamenti di carbonato di calcio, alternati da cascate (160 metri di altezza e 2.700 metri di larghezza). La cascata più alta di Pamukkale L'acqua calda, oltre i 35 gradi, è perfetta per i bagni termali, anche d'inverno. Hierapolis è invece una città, fondata dai Frigi. Le rovine della metropoli sono in parte inabissate sotto il livello dell'acqua termale. Tra i monumenti riportati alla luce, la necropoli, l'Agorà, il Ginnasio, la Porta Domiziana, la Basilica, le Terme e il Tempio di Plutonio.
Iscritto nel 1988
Tipo di sito: culturale
La città di Xanthos era la capitale della Licia nel periodo che va dal 700 al 300 a.C. A 4 Km di distanza si trova il santuario di Letoon, che in passato fu un importante centro religioso, dove veniva celebrato il culto della dea materna Eni Mahanahi, sostituita poi da Latona e dai suoi figli. Il santuario fu scoperto dagli archeologi nel 1840, ma a Xanthos gli scavi non sono ancora terminati e gran parte delle rovine deve essere ancora riportato alla luce. La parte inferiore degli edifici in alcuni punti è sommersa dall'acqua.
Iscritto nel 1994
Tipo di sito: culturale
La città vanta una storia antichissima, risalente al 3000 a.C. Safranbolu è passata nelle mani di diversi dominatori, dagli Ittiti ai Frigi, dai Lidi ai Persiani, Greci, Romani e Bizantini. Finché, dopo il dominio dei Selgiuchidi non è passata, dopo un breve susseguirsi di egemonie minori, agli Ottomani. La cittadina di Safranbolu è stata inserita nella lista dei siti considerati Patrimonio dell'Umanità in Turchia, per le numerose testimonianze, intatte, del suo passato. Mentre molte altre città hanno subito trasformazioni radicali per mano dei nuovi regnanti, i quartieri di Safranbolu, il mercato, le case di proprietà, le strade e le moschee hanno resistito al trascorrere del tempo. Il nome della città deriva dall'intensa produzione di zafferano (safran = zafferano).
Iscritto nel 1998
Tipo di sito: culturale
Chi non conosce l'epica città di Troia, il pelide Achille e tutta la sua famiglia? Troia è la città dove si svolge la famosa Iliade del poeta Omero, scoperta dall'archeologo Heinrich Schliemann nel 1868. La città è composta da nove strati, uno sopra l'altro, che rappresentano le diverse epoche della sua storia e i vari dominatori che la ricostruirono di volta in volta a loro immagine e somiglianza. Informazioni sul sito archeologico e sui servizi turistici.
)Moschea Selimiye (Provincia di Edirne)
Iscritto nel 2011Tipo di sito: culturale
La Moschea di Selimiye è stata costruita in stile ottomano nella seconda metà del XVI secolo (1568-1574). L'edificio di culto disegna lo skyline della città di Edirne, l'antica Hadrianopolis, con i suoi quattro minareti alti più di 80 metri. La cupola della moschea che si può vedere in foto, finemente decorata, è uno degli esempi più rappresentativi dello stile ottomano dell'epoca. La struttura architettonica della moschea è tale da permettere di vedere il mihrab da qualsiasi posizione al suo interno. Costituiscono parte del complesso anche l'ex scuola coranica oggi museo di arte islamica, il mercato coperto, l'ospedale, l'hamam, la biblioteca, la casa dell'orologio e la corte esterna.
Iscritto nel 2012
Tipo di sito: culturale
Il complesso neolitico di Çatalhöyük si estende per un'area di 600 x 350 metri. Costruito nel periodo che va dal 7400 a.C. e il 6200 a.C., Çatalhöyük è composto da 18 strati, corrispondenti a epoche e stili diversi. Il sito è stato scoperto negli anni '50 ed è stato inserito nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO solo quest'anno. Il complesso archeologico si è rivelato fondamentale per l'evoluzione degli studi antropologici: i suoi abitanti si stavano appena adattando a una vita sedentaria, costruendo una vera e propria città, abitata per oltre 2000 anni. La città era protetta da una cinta muraria priva di ingressi. Gli abitanti uscivano ed entravano a Çatalhöyük attraverso scale rimovibili, probabilmente di legno.
Altri 37 siti in Turchia sono tuttora candidati a entrare nella lista dell'UNESCO.
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